I cinema esistono ancora ma hanno poco in comune con quelli di una volta: erano più piccoli, più spartani ma anche molto più diffusi sul territorio. E forse non tutti sanno che pure San Michele al Fiume aveva il suo cinema!
Per risalire all’inizio di questa storia bisogna andare al 1952. Nel corso di questo anno i parrocchiani di San Michele impegnarono risorse ed energie per la costruzione di un nuovo edificio. Doveva sorgere tra la chiesa e la “scuola vecchia” (la costruzione dove a quell’epoca c’era l’ufficio postale, l’asilo e forse anche un circolo e qualcos’altro… e che adesso è di proprietà di Mancini, con le vetrine spoglie al piano terra) e sarebbe stato adibito a Cinema e Teatrino parrocchiale. Esattamente dove adesso c’è una macelleria… ma non corriamo troppo!
Da quanto risulta nel registro della contabilità, si presume che venne inaugurato l’8 dicembre 1952, perché il primo film proiettato nel “Cinema Cesano” di cui si annotano incassi è “Il ladro di Venezia“, nelle date dell’8 e 9 dicembre 1952.

1955 circa – Dettaglio da una cartolina. Da destra a sinistra si vedono la chiesa, il cinema un po’ nascosto dietro le piante, la “scuola vecchia”/ufficio postale che si affaccia sulla via Cesanense (fotografo: Quinto Candiotti).
Com’era fatto questo cinema? E’ interessante (e a tratti anche molto divertente) leggere la relazione della visita di agibilità compiuta dalla commissione composta da viceprefetto, vicequestore, comandante provinciale dei vigili del fuoco e da un funzionario del genio civile. Si dice di 120 posti a sedere costituiti da poltroncine di legno fissate al suolo. La superficie – palcoscenico escluso – è di 104 metri quadri. Si parla di spazi e uscite di sicurezza, ma ci sono proprio a tal proposito alcune frasi che lasciano un po’ perplessi, come quando si dice che l’ “impianto elettrico sussidiario è costituito di ceroni (candele)”, o che “Alle norme di prevenzione incendi si è provveduto collocando nella cabina [del proiettore ndr] un recipiente pieno d’acqua ed una coperta”, o anche che “Il palcoscenico è solidissimo, solo difetta nell’impianto elettrico in parte con linea protetta ed in parte a filo scoperto a contatto del legname ed altro materiale combustibile degli scenari” (che poi… cosa aveva intenzione di farci don Domenico con questi materiali infiammabili sotto il palcoscenico?!?). Una scansione della relazione, in due pagine, è riportata qui:

10 novembre 1952 – La relazione della “commissione provinciale di vigilanza sui locali adibiti a pubblici spettacoli” della “visita di agibilità sul nuovo Cinema-Teatro Parrocchiale di S. Michele al Fiume”.
Altro documento estremamente interessante è un disegno della sala, realizzato nel 1956, che pure si riporta qui sotto. E’ così dettagliato che si possono contare le poltrone che sono esattamente 264. Nella relazione della commissione di sicurezza si diceva di 120 posti a sedere. Ciò fa pensare che quelli della zona posteriore (quelli sfalsati) siano stati aggiunti dopo, e forse proprio in questa occasione fu necessario realizzare tali disegni…?

1956 – Disegno del cinema parrocchiale di San Michele – pianta, prospetto e sezione AB. Realizzato dal geometra Ivo Pierfederici e timbrato con la data del 10/10/1956.

1956 – Disegno del cinema parrocchiale di San Michele – sezione CD. Realizzato dal geometra Ivo Pierfederici e timbrato con la data del 10/10/1956.

Un volantino pubblicitario della programmazione del Cinema Cesano per settembre… di che anno? I film citati e la corrispondenza dei finesettimana fa pensare al 1956. Molto interessante che ci sia scritto che la sala è stata rinnovata ed ampliata: ciò confermerebbe quanto ipotizzato nel commentare il disegno da cui si vedono molti più posti rispetto ai 120 citati nella relazione del 1952.
Il Cinema Cesano non era certamente l’unico della zona. Ce n’era uno quasi in ogni paese, compreso Mondavio, nel cui “Teatro Apollo” si tennero i primi spettacoli cinematografici addirittura nel 1913. Ma, in un periodo dove ancora spostarsi non era così semplice e quasi tutta la vita si svolgeva all’interno delle comunità di appartenenza, questa miriade di piccole sale aveva perfettamente motivo di esistere. E così il cinema di San Michele venne utilizzato con buon successo di pubblico per molti anni, e non solo per la proiezione di semplici film. Venne sfruttato anche per spettacoli teatrali, riunioni, conferenze, concerti e ovviamente cineforum: eventi parrocchiali e non!
Il parroco don Domenico Marini gestì direttamente il cinema in alcuni periodi, mentre in altri lo concesse in affitto a terzi. Nell’archivio parrocchiale è conservato ad esempio un contratto di affitto con Emiliano Mencucci di Senigallia per tre anni a partire dal dicembre 1961. In tempi più recenti venne gestito invece da Vilfredo Vannoni di Ancona.
Tra gli operatori al proiettore che si avvicendarono ci furono Aldo Agostinelli, Marco Spadoni, Mario Barbadoro, Eliseo Rossini, Attilio Cardinali, Leonardo De Angelis, Leo Spallacci e per un lungo periodo (quasi tutti gli anni ’70) Alfeo Bonci.

1954 – patente di abilitazione a operatore cinematografico rilasciata a Marco Spadoni dal prefetto il 28/12/1954.

1959 – uno spettacolo teatrale al Cinema Cesano. Nella foto un attore sulla scena e tanti altri nascosti dietro le quinte!
Pare che negli anni ’60 il cinema lavorò poco, fino a che nel 1969 vennero compiuti dei lavori sostanziali per risistemarlo e ammodernarlo: “E’ stato completamente rinnovato l’impianto nella parte meccanica, visiva ed acustica. Il pavimento nuovo con parte rialzata dà la possibilità ad una più comoda visione. Le pareti interamente ricoperte di materiale assorbente ed acustico oltre a dare un aspetto signorile alla sala rendono «l’audio» accessibile anche agli apparati auricolari più esigenti.” (cit. dal numero di Pasqua 1970 del giornalino parrocchiale “Regina Pacis”). La riapertura fu curiosamente sempre l’8 dicembre, stesso giorno dell’inaugurazione avvenuta 17 anni prima.
L’aspetto della sala dopo i lavori del 1969 si può apprezzare in queste foto di molti anni dopo, che testimoniano anche uno dei tanti utilizzi alternativi della struttura:
Negli anni ’70 l’operatore era Alfeo Bonci, con l’aiuto della sua famiglia per la biglietteria e gli altri servizi. Le proiezioni a San Michele erano una il venerdì sera e due la domenica (pomeriggio e sera). La gestione era affidata al già citato Vannoni di Ancona, che aveva anche il cinema di San Lorenzo in Campo e lavorava nel settore dell’affitto delle pellicole: riusciva così a tenere bassi i costi “riciclando” i film in più sale, con l’opportunità di tenerne aperta anche una piccola come il Cinema Cesano.
L’attività continuò anche nei primi anni ’80, ma sempre meno come cinema (e senza più Alfeo alle macchine). Nel 1984 ci fu una importante variazione sulla proprietà dell’immobile: non più della parrocchia ma incamerato dall’ “Istituto per il Sostentamento del Clero”. La sala venne utilizzata negli anni a venire saltuariamente per altri scopi ma di fatto non più come cinema (per cui forse sarebbero stati necessari anche ulteriori lavori di ammodernamento in linea con le ultime norme di sicurezza).

1990 circa – due foto scattate sull’esterno del Cinema, lato casa parrocchiale. In quella a sinistra si nota la scala esterna di accesso alla cabina del proiettore. A destra le vecchie poltroncine in legno accatastate.

1994 – L’insegna dell’ex-Cinema Cesano. Foto pubblicata sul numero de “Larcobaleno” di Natale 1994. Per questo è di scarsa qualità… CHIUNQUE NE AVESSE UNA MIGLIORE CI CONTATTI!!
Nel 1994 l’Istituto decise di vendere l’ex-Cinema Cesano. E così l’immobile si trasformò nella Macelleria che è tuttora in quella sede.
I tempi erano cambiati e certamente i cinema di paese non potevano più resistere, ma una bella sala di 300 posti dove poter fare concerti, conferenze e assemblee pubbliche continua ad essere un’utilissima esigenza. A San Michele non fu più realizzato nulla di analogo e anche per questo i sanmichelesi che il Cinema Cesano l’hanno vissuto lo ricordano con un po’ di nostalgia.

2012 – al carnevale di San Michele, c’era anche il carro “Cinema Cesano”. Per un giorno è stato possibile assistere nuovamente a spettacoli messi in scena su quel palco tanto caro ai sanmichelesi che l’hanno visto operativo!
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Qualche notizia in più. Tra gli operatori del cinema: Rossini Eliseo il mio maestro e dopo di me DeAngelus Leonardo e Spallacci Leo e a seguire Alfeo Bonci.
La grande nota negativa della vicenda Cinema Cesano, almeno per quell come me che ci hanno lavorato letteralmente giorno e notte aver scoperto il cambio di destinazione senza aver potuto fare nulla. Venduto, a quanto si sa a 4 soldi, senza dare la possibioità alla comunità di S, Michele di riaccquistare un bene frutto del lavoro di tanta gente. Una colpa grave, a mio modesto avviso, di chi ha gestito
questa vicenda.
Il mio auspicio che un giorno o l’altro si possa rimediare.
Per costruire il cinema furono utilizzati anche i mattoni della vecchia chiesa che erano accatastati dietro l’abside della chiesa attuale. Nel 54 fu demolito il palcoscenico per
prolungare la platea, lo schermo era la parete di fondo dipinta di bianco.
Debbo aggiungermi come cineoperatore, era forse il 1967 o 68 ( forse qualcuno si ricorderà) quando il cinema veniva proiettato all’aperto, nel prato di fianco al cinema lato chiesa.
Si chiamava “Arena Erba” appunto e si proiettavano film a 16mm. C’era un proiettore un po’…stanco e prima di iniziare la proiezione bisognava “scaldarlo” facendolo andare un pò a vuoto.
A volte bisognava andare a prendere le “pizze” a Barchi.