Di “madonnine” lungo le strade ce ne sono veramente tante. Di solito non ci si fa caso perché sono lì da sempre… e proprio per questo sono indicate come punti di riferimento nelle mappe dettagliate. In questo articolo parliamo di quelle che si trovano nel territorio comunale di Mondavio.
Molte sono in corrispondenza degli incroci; o anche in aperta campagna. Può trattarsi di edicolette – più o meno piccole – oppure di semplici croci o lapidi. Alcune sono dedicate alla memoria di persone morte in qualche incidente; altre sono segni di devozione e di protezione per la contrada; infine ci sono quelle erette in occasione di “Sante Missioni”. Quest’ultime erano periodi in cui in parrocchia venivano dei missionari – dei predicatori – che conducevano una intensa serie di riflessioni e preghiere. Duravano qualche giorno e al termine a volte era previsto un gesto concreto per poter ricordare l’evento: ad esempio l’erezione di una croce lungo la strada…!
E’ molto variegata e soprattutto molto diffusa e numerosa la serie di tali piccoli monumenti. E sembrano quasi fare la guardia alle strade. Concentrandosi sul comune di Mondavio, viene riportato qui di seguito questo particolare censimento, con foto, descrizione e – quando possibile – anche qualche accenno alle origini della costruzione.
Innanzitutto per quanto riguarda la collocazione geografica si fa riferimento alla mappa seguente:
A – Croce (1926)
Uscendo da San Michele, in direzione Pergola, prima della Cirenaica, proprio sulla curva a sinistra dove sulla pergolese si immettono due strade, si trova una croce di ferro, sulla destra. E’ un po’ nascosta tra gli alberi, anche perché essendo tutta arrugginita ha assunto una colorazione perfetta per mimetizzarsi. E’ facile datarla perché alla base c’è una lapide che ne ricorda l’edificazione. E’ tutta interrata e semisepolta da frasche e sporcizia, ma con un po’ di pazienza si riesce a liberare e leggere:
AVE CRUX SPES UNICA
—
A TE CRISTO REDENTORE
IN RICORDO DELLE SACRE MISSIONI
IL POPOLO SAMMICHELESE
—
GENNAIO 1926

A – la croce eretta alla periferia di San Michele nel 1926 durante le “sacre missioni”, in due foto recenti.
Dunque è del 1926 e fa parte della categoria legata a “Sacre Missioni”, di cui si è appena detto. Ma è possibile scoprire molti altri dettagli su questa croce, leggendo un articolo di giornale che fu pubblicato nel numero del 12/02/1926 de “Il Metauro”, settimanale cattolico edito a Fano, nella sezione delle corrispondenze. La trascrizione:
SAN MICHELE DI MONDAVIO
Sacre missioni. – Eretta da quattro anni questa Chiesa, in parrocchia, non si era mai potuto tenere un corso di predicazione in cui si spiegassero le massime verità di nostra religione.
L’occasione si presentò propizia in questo gennaio. La predicazione del Parroco Don Pietro Tugnoli della Pia Società del S. Cuore in Bologna, fu una vera missione di luce divina. In sostituzione del suo compagno ammalato, si prodigò in mille maniere, perché a tutti fosse divulgata la bellezza delle verità cristiane.
Non doveva mancare un ricordo tangibile delle nostre missioni. Questo fu la grande Croce eretta la sera del venerdì ad un chilometro dalla borgata.
Tutto il popolo nostro, umile e generoso, fra canti inni e preci accompagnò la croce, portata a spalla da robusti giovani.
Eretta fra il più religioso silenzio, aspersa dell’acqua lustrale, fra la commozione di tutti parlò brevemente Don Tugnoli esprimendo la promessa e il giuramento solenne di una vita migliore.Ogni giorno si ebbero pie manifestazioni; la comunione delle Figlie di Maria, dei giovani, delle madri cristiane, degli ascritti alle confraternite, la benedizione di tutti i fanciulli, la comunione generale della Domenica.
La sera della Domenica sfilarono in bel corteo le nostre care associazioni, i nostri giovani a gara con quelli del Circolo di Mondavio recavano con vanto il distintivo della G. C. I. Fra una folla immensa, venne portato in trionfo il Cristo Re di pace. Dai vergini cuori si sprigionò a Dio il canto dell’amore e della fede, ed il caro sacerdote, con voce forte, solo velata dalla commozione, mandò a Cristo il grido: Rimani con noi, o Signore.
Le cure più affettuose di D. Tugnoli furono per i giovani. Di essi e del loro Circolo domandò sin dal primo momento, li volle conoscere, in più adunanze parlò loro in modo confidenziale, spronandoli ad attuare il programma: Preghiera, azione, sacrificio.
In tale occasione vennero rielette le cariche sociali: Venturini Gino, Presidente; Biagiarelli, V. Presidente; Domenichetti, Segret.; Piersanti, Cassiere.
B – Lapide in memoria di Ezio Magnani
Proseguendo sempre lungo la pergolese, dopo aver superato la Cirenaica e oltrepassato il ponte sul Rio Maggio, poco prima della curva a destra e dell’Alluflon, sul lato destro c’è una lapide. Qui morì un signore di Pergola, come si deduce chiaramente dalla scritta:
LA SERA DEL 16 AGOSTO 1926
EZIO MAGNANI
DA PERGOLA – DI ANNI 36
INCONTRAVA QUI TRAGICA MORTE
MENTRE TORNAVA AI SUOI CARI
CHE INVANO L’ATTESERO
—
UNA PRECE
C – Edicoletta con dedica a Luigina Branchini
Giunti quasi al passo di Sant’Andrea, in località Pianaccio, subito prima del bar Savelli, sulla destra c’è un’edicoletta abbastanza grande, con una madonnina e una lapide in cui è scritto che la si dedica a Luigina Branchini, morta nel 1944, durante il passaggio del fronte, durante un bombardamento aereo alleato. Nella lapide si legge:
A
BRANCHINI LUIGINA
MORTA TRAGICAMENTE DA BOMBARDAMENTO AEREO
IL 1 AGOSTO 1944
I SUOI A IMPERITURO RICORDO P
D – Prima edicoletta in contrada Bellaluce
Uscendo da Sant’Andrea in direzione Torre San Marco, imboccando il passo sulla destra in corrispondenza della chiesetta della Madonna del Perpetuo Soccorso (dove c’è la statua di Padre Pio), ci si trova in contrada Bellaluce. Poco prima di giungere al cimitero, sulla sinistra, c’è una edicoletta, con tre nicchiette a sfondo blu che ospitano una madonnina e due angioletti. Non sembrano esserci iscrizioni con date o dediche.

D – Contrada Bellaluce – Andando verso il cimitero di Sant’Andrea, sulla sinistra si trova questa piccola edicoletta. Al centro il dettaglio visto dall’altro lato.
E – Seconda edicoletta in contrada Bellaluce
Sempre sulla stessa strada, superato il cimitero e riscendendo verso valle, sul lato sinistro di una curva a destra, c’è un’altra edicoletta. E’ gialla e in una nicchietta azzurrina c’è una madonnina. Anche qui nessuna iscrizione.

E – Contrada Bellaluce – Superato il cimitero, dopo un po’ si incontra un’altra edicoletta. A destra il dettaglio della costruzione. A sinistra quello della croce che si trova sulla sua sommità.
F – Cappellina di Sant’Isidoro
Per salire dall’Alluflon a Mondavio c’è la strada di Sant’Isidoro. Così si chiama anche la contrada che si attraversa percorrendola. E a un certo punto c’è per l’appunto una edicoletta in cui si conserva una statua del santo. Si trova sulla sinistra in corrispondenza di una curva a destra e subito prima del passo di una strada di campagna che conduce a Barchi.

F – Cappellina di Sant’Isidoro, lungo la strada di Sant’Isidoro (anche nota come quella “dell’Alluflon”). Al centro il dettaglio della statua del santo che è conservata dentro la cappellina (foto di Paolo Luzi).
G – Croce (1912)
Una croce molto simile alla prima citata si trova in contrada Cionara, cioè scendendo da Mondavio in direzione San Michele, poco prima di Santa Maria della Quercia. E’ sul lato sinistro subito prima del passo di contrada Sacramento. Sulla base un’iscrizione chiara e concisa:
MISSIONI IMPERIALI
MCMXII
Dunque venne eretta nel 1912, anche questa contestualmente a delle Missioni, che coinvolsero la parrocchia di Mondavio. Nell’archivio parrocchiale si trovano dei documenti in merito. Le missioni erano dell’ “Istituto Imperiali-Borromeo”.

G – Contrada Cionara – La croce eretta durante le “Missioni Imperiali” del 1912, poco prima della serie di tornanti che salgono verso Mondavio. In alto il dettaglio della lapide che si trova sulla base della croce. In basso il logo delle Missioni Imperiali, con la scritta: “Istituto Imperiali-Borromeo sotto il titolo di Mater Gratiarum ROMA”.
H – Croce (1932)
C’è un’altra croce in mezzo a un incrocio di strade in contrada Valdiveltrica. Più precisamente uscendo da Villa Ginevri, in direzione Orciano, all’altezza della prima strada che si incontra sulla destra. Sulla base una lapide molto rovinata con scritto:
MISSIONI
21 AL 22 NOVEMBRE
1932
Anche questa dunque è frutto di Missioni.

H – Valdiveltrica – La croce che si trova in mezzo a uno spartitraffico non lontano da Villa Ginevri. In basso il dettaglio della lapide che c’è alla base, da cui si deduce l’anno di costruzione: 1932.
I – Edicoletta in memoria di Maddalena Bombagi
Piccola eccezione: usciamo dal nostro territorio comunale per finire in quello di Orciano. All’altezza dell’incrocio tra la strada “mondaviese bis” e quella del consorzio agrario, c’è un’edicoletta. Nella parte bassa c’è scritto:
ALLA CARA MEMORIA DI
MADDALENA BOMBAGI
IN GINEVRI LATONI
1885 -1911 -1938
Cosa saranno i tre anni alla base? Nascita, matrimonio e morte…? Probabilmente sì.
J – Madonnina al Passo di Corinaldo
Anche al Passo di Corinaldo c’è un’edicoletta. Stretta e alta e con la madonnina ben visibile. Si trova proprio all’altezza dell’incrocio, dalla parte opposta rispetto al passo. E pare essere la più recente tra tutte le costruzioni citate in questo articolo, perché sulla base c’è l’iscrizione:
IL POPOLO DI S. MICHELE
A RICORDO DELL’ANNO MARIANO
21 NOVEMBRE 1954

J – Passo di Corinaldo. La madonnina che si trova dalla parte opposta rispetto al passo, di fianco a casa Medici. In alto il dettaglio dell’iscrizione che è riportata sulla base.
K – Edicoletta in contrada Cionara
Tornando nelle zone immediatamente sottostanti a Mondavio, a pochi passi dalla croce “G”, sul lato destro di via Cionara c’è un’edicoletta un po’ particolare, in quanto inglobata nella recinzione di una casa. Non ci sono iscrizioni ma, essendo indicata anche nella mappa IGM del 1948, si può ritenere abbastanza antica. Se appare così moderna, probabilmente sarà perché è stata ristrutturata insieme a quella recinzione. All’interno il bassorilievo di una madonna con bambino.
Questa particolare edicoletta fa pensare alle tante figurine che sono conservate in apposite nicchiette sulle pareti esterne di case private. Vogliamo censire alle quelle??

K – Contrada Cionara – Sulla destra l’edicoletta, integrata in una recinzione domestica. La strada che si vede al centro è questa via secondaria che sale verso Mondavio (via CIonara), che si scorge in alto a sinistra. Sulla sinistra il dettaglio di ciò che è conservato dentro la nicchia.
L – Edicoletta in contrada Piaggia
Salendo ancora verso Mondavio, in contrada Piaggia, sul lato sinistro della strada accedendovi dalla via Mondaviese, subito prima del passo verso contrada Merlaro, c’è un’altra edicoletta. All’interno una madonnina nera.

L – Contrada Piaggia – Al centro l’edicoletta al crocevia tra via Piaggia (che da sinistra scende giù) e via Merlaro (sulla destra). Sullo sfondo tra gli alberi si scorge uno dei campanili di Mondavio che si trova proprio lì sopra. A sinistra il dettaglio dell’edicoletta e a destra quello della madonnina conservata all’interno.
M – Madonnina nel borgo di Mondavio
C’è una edicoletta anche a Mondavio, in centro. O, per meglio dire, nel borgo, cioè immediatamente fuori dalle mura del paese. E’ su via Sant’Annunziata, una stradina cieca e secondaria a cui si può accedere anche attraverso una scalinata.
La costruzione è abbastanza rovinata. Non ci sono iscrizioni. All’interno la statuetta di una madonnina.

M – Mondavio, borgo, via Sant’Annunziata – L’edicoletta che si trova su questa stradina secondaria e un po’ nascosta, non lontana dalla Locanda “La Palomba”. Sulla sinistra il dettaglio della statuetta conservata all’interno, purtroppo con molti riflessi sul vetro…!
N – Edicoletta a Cavallara
Cavallara fa parte del comune di Mondavio, anche se è una “enclave” (cioè è separata dal resto del territorio comunale). In questo censimento comunque rientra a pieno titolo questa edicoletta che si trova lungo la strada di Cavallara. E’ sul lato destro – percorrendo la via a partire dal territorio di Orciano (la strada “dei tre ponti”) in direzione di quello di Piagge – in corrispondenza di un incrocio con una strada di campagna.
Pare essere stata restaurata di recente, anche se l’origine dovrebbe essere abbastanza antica in quanto è indicata nella mappa IGM del 1948. All’interno una statuetta di Sant’Ubaldo vescovo di Gubbio. Non è certo un caso che poco distante da qui ci sia una chiesetta dedicata allo stesso santo.

N – Cavallara – L’edicoletta si trova su un incrocio tra la strada di Cavallara (a destra) e una strada di campagna (a sinistra). La foto è stata scattata come se si percorresse la strada di Cavallara imboccandola da Piagge. Al centro il dettaglio della statuetta conservata all’interno: Sant’Ubaldo, vescovo di Gubbio.
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Si conclude con la lettera N questo insolito censimento. Ma forse ce n’è sfuggita qualcuna e allora chiediamo la vostra collaborazione nel segnalarcele. E così forse “nascerà” pure la lettera O…!! CONTATTATECI!
Questo articolo è dedicato alla memoria di tutti i nostri concittadini morti sulle strade di ogni parte del mondo, e ai cittadini di altri comuni deceduti nelle nostre. Sarebbe bello scriverne l’elenco completo. Anche per questo chiunque voglia contattarci è invitato a farlo!
bellissimo questo articolo… Molte di queste “figurine” erano meta dei giri in bicicletta dei bambini…di qualche tempo fa.
complimenti per l’ottimo lavoro!